L’aterosclerosi è caratterizzata da depositi di grassi, e altre particelle, sulle pareti delle arterie: si forma così un ostacolo al passaggio del sangue e a volte la completa chiusura del vaso. Se questo avviene nelle arterie coronarie (che riforniscono ossigeno al cuore) può svilupparsi una angina pectoris o un infarto; se l’occlusione invece si verifica nei vasi che portano il sangue al cervello, si ha un ictus.
La menopausa è uno dei tanti fattori di rischio di aterosclerosi. Altri sono familiarità, età, fumo, ipertensione arteriosa, alti valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue, sovrappeso, diabete, vita sedentaria e alcol in eccesso. La carenza ormonale, però, entra in gioco anche nella regolazione della pressione arteriosa – che in molte donne in menopausa tende a salire – e metabolismo. In ogni caso, è necessario chiedere al proprio medico una valutazione globale del rischio cardiovascolare: su tutti i fattori si può intervenire con azioni di prevenzione e cura.
Smettere di fumare, dimagrire se si è in sovrappeso, seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, praticare regolare attività fisica e affidarsi alle terapie mediche appropriate in caso di ipertensione arteriosa o di malattie metaboliche: ciò permette di diminuire i fattori di rischio e ridurne l’impatto.